venerdì 11 dicembre 2009

Istanbul Doner Kebab

Mi scuso con i miei inesistenti lettori se la pubblicazione questa settimana è stata frammentaria ma sono riemerso solo oggi da una brutta influenza.
Se dovessero dare un premio alla fantasia, probabilmente le prime dieci nomination se le aggiudicherebbero tutte i kebabbari di Aurora, per il binomio Istanbul e Kebab, neanche venissero tutti dalla città sul Bosforo.
Questo in particolare non si distingue molto dagli altri kebabbari della zona: clientela eterogenea e quasi mai italiana, soprattutto di sera, pulizia ehm ehm e kebab generosi. Il personale, appena entri e fiuta che sei italiano, ti guarda tra lo stupefatto ed il sospettoso, come se fossi tu il problema e non i cottonfioc(!!!) usati a terra. Se questo te lo fanno vedere figuriamoci cosa può esserci in cucina, lontano dalla vista.
Il pane è conservato in contenitori sotto il banco e fatto poi scaldare in forno. Nonostante questo posso dire che supera discretamente la prova assaggio con una buona capacità di assorbimenton ed una resistenza al carico.
Carne ottima e grigliata a dovere, come anche le verdure usate per guarnire il rotolo, nella declinazione classica cipolla rossa, lattuga e pomodoro.
Non ci siamo invece sulle salse: a parte che da un kebabbaro etnico mi aspetterei almeno una salsa tipica, la maionese sapeva troppo di uovo e probabilmente non era freschissima, visto il valzer del gabinetto che mi ha fatto fare per buona parte della notte.

Igiene del locale: 1
Caratterizzazione del locale: 1
Nazionalità del personale: Turca
Pane preparato al momento: No
Qualità del pane: 2
Qualità della carne: 3
Qualità delle verdure per la guarnizione: 3
Salse: 1
Simpatia del personale: 1

Giudizio Finale: Mangiatoia

Istanbul Doner Kebab
corso Giulio Cesare 36
11.00 - fino a tardi

Il Pizzificio

Subentra al posto dei letargici gestori egiziani de La Quarta Piramide,una coppia di ragazzi italiani veramente simpatici che, dopo aver fatto piazza pulita di orpelli stile luxor-made-in-china, hanno riorganizzato il piccolo take away con un pensiero rivolto principalmente agli studenti universitari della Palazzina Einaudi.
L'offerta, come s'intuisce dal nome, si articola soprattutto su pizze e calzoni ma hanno conservato lo spiedone girevole da kebab come eredità dei precedenti proprietari.
Venendo al panino, oggetto dei nostri desideri, devo dire che i ragazzi si fanno notare per il pane preparato al momento sotto i miei occhi...salvo poi rischiare di rovinare tutto con una mossa per me incomprensibile. Che senso ha cuocere il pane, farcirlo con la verdura e la carne presa fumante dal gyros e poi far riscaldare tutto di nuovo in forno? Non stupiamoci poi che la sfoglia tenda a distruggersi perchè diventata eccessivamente secca.
La carne - non ho potuto scoprire il fornitore ma penso sia di quelli industriali tedeschi - era un po' troppo grassa per i miei gusti ma comunque ben cotta.
Curiosa la salsa piccante: dopo avermi chiesto due volte se lo volevo ben piccante perchè lui è uno che ci va pesante con il chili mi son trovato a mangiare una conserva di pomodoro leggermente piccante e con un retrogusto di erbe mediterranee.
Verdura buona, anche se a mettere due pomodori od una cipolla innpiù non cascano certo le mani.
Giovani, tante speranze, ma con il kebab bisogna studiare ancora un po'.

Igiene del locale: 3
Caratterizzazione del locale: 1
Nazionalità del personale: Italiana
Pane preparato al momento:
Qualità del pane: 1
Qualità della carne: 2
Qualità delle verdure per la guarnizione: 2
Salse: 1
Simpatia del personale: 2

Giudizio Finale: Mangiatoia

Il Pizzificio
corso Regina Margherita 69C
0110812279
11.00 - 23.00

mercoledì 9 dicembre 2009

Istanbul Kebap House

Tranquillo kebabbaro di quartiere, senza pretese di etnicismo perchè, appunto frequentato soprattutto da immigrati che non hanno bisogno delle decorazioni per ricordarsi che non sono in Medio Oriente. Il locale è spoglio ma pulito, con due sale - una dove c'è il banco e l'altra dove ci sono una decina di posti a sedere.
Agli spiedi tre ragazzi turchi molto gentili, ma un po' abbottonati preparano oltre al donerone anche pizza e qualche piatto turco, probabilmente espresso perchè non ho visto nulla in esposizione al banco.
Il pane è ottimo anche con l'handicap di non essere preparato al momento: caldo e soffice ma non gommoso, dalla chiusura ampia ma, essendo miracolosamente confezionato con criterio, la farcitura rimane al suo posto fino all'ultimo, liberatorio morso. Esame superato anche per carne e le verdure (lattuga, pomodoro e cipolla rossa).
Il vero valore aggiunto di questo arrotolato è però una cosa normalmente secondaria: la combinazione delle salse. Nonostante il Kebap House offra solo due condimenti, la maionese allo yoghurt ed il ketchup piccante, non so come, raggiungono quel quid che rende dolce il piccante e saporita la maionese...e fantastica la carne! Forse dovrei rubargli le proporzioni, o forse dovrei, come ora faccio, consigliarlo a tutti i doner-maniaci di Aurora e dintorni...più in là no, non ne vale forse la pena.

Igiene del locale: 3
Caratterizzazione del locale: 1
Nazionalità del personale: Turca
Pane preparato al momento: No
Qualità del pane: 2
Qualità della carne: 3
Qualità delle verdure per la guarnizione: 3
Salse: 3 (ad honorem, come spiegato nella recensione)
Simpatia del personale: 2

Giudizio Finale: Discreto Vivandiere

Istanbul Kebap House
corso Palermo 34D
3208032701
11.00 - 23.00
11.00 - 05.00 giovedì, venerdì e sabato

lunedì 7 dicembre 2009

Panineria Santa Rosalia

Il Natale...tornano tutti un po' bambini, affascinati da quei riti secolari come i mercatini e le fiere dell'Avvento. La mia ragazza non sfugge all'incantesimo natalizio e, come ogni anno, mi trascina al padiglione di Natale in Giostra, ricavato all'interno del parcheggio Massimo d'Azeglio.
Dopo due ore passate a girare ed a regalare letteralmente soldi a truculenti giostrai, la fame è una buona scusa per fuggire, ed allora perchè non unire l'utile al dilettevole?
Proprio all'ingresso del parcheggio del Valentino sorge il chiosco Santa Rosalia, gestito da non simpaticissimi figuri e che, oltre a piade, panini e calzoni offre pure il mitico spiedone.
Mitico lo spiedo, non il kebab che vi gira intorno, anzi, che non gira affatto perchè la carne che mi hanno servito era depositata alla base dello spiedo fermo - quindi non tagliata da esso - da chissà quanto tempo. Di conseguenza potete anche solo immaginare la consistenza gommosa e la temperatura quasi polare dei bocconcini.
Il massimo dell'orrore è stato raggiunto quando, al momento di preparare il pane, la tipa ha aperto una - non credo ai miei occhi tutt'ora - una busta delle piadine che compro al discount. La stessa mediocre marca!
Vabè, ma almeno l'avranno confezionato a dovere, direte. Nemmeno per scherzo, arrivato a 3/4 del rotolo la salsa harissa ha cominciato a fuoriuscire minacciosamente dalla sfoglia come un Blob dei film americani anni '50.
Capitolo a parte: le verdure della guarnizione. A tutte le latitudini ho assaggiato kebab conditi in maniera diversa, con carni dei più disparati tipi ma una cosa li ha sempre accomunati: le verdure fresche, generalmente la triade lattuga, pomodoro e cipolla. Alla Panineria Santa Rosalia sono dadaisti, puoi scegliere di tutto tranne quelle tre semplici cose che nel kebab servono; ed allora via con la lista crauti, cipolle fritte, spinaci, peperoni, melanzane, funghi e patate fritte.
La verdura in sè è buona ma non capisco sinceramente il senso di non servire anche la verdura fresca.
La scelta delle salse è abbastanza varia: harissa, yoghurt, maionese, ketchup, senape.
Unica nota positiva: la salsa harissa (il pesto di peperoncino di origine tunisina)servita al posto del simil-ketchup piccante.
Quest'esperienza ha confermato la mia idea che gli italiani dovrebbero dedicarsi a quello che san fare meglio e lasciare lo spiedone agli esercenti stranieri.

Igiene del locale: 2
Caratterizzazione del locale: 1
Nazionalità del personale: Italiana
Pane preparato al momento: No
Qualità del pane: 1
Qualità della carne: 1
Qualità delle verdure per la guarnizione: 2 (varie ma mancando i fonfamentali...)
Salse: 2
Simpatia del personale: 2

Giudizio Finale: Mangiatoia

Panineria Santa Rosalia
corso Massimo d'Azeglio 11 (all'ingresso del parcheggio)
sempre aperto

Istanbul Star

Spesso, zone della città neglette dai più, come il famigerato corso Giulio Cesare, riservano piacevoli sorprese gastronomiche. E' il caso dell'Istanbul Star, passabile kebabbaro ma notevole per la cucina turca che offre.
Il locale si trova proprio dietro il mercato rionale di via Baltea e consiste di una spaziosa sala con una decina di tavolini metallici...ma un po' penalizzata dalla mancanza di illuminazione, che fa apparire l'ambiente un più tetro di quello che è in realtà.
Sulla sinistra, alle spalle del banco e dei due spiedoni girevoli, campeggia il menu sul quale si scopre il vero punto forte della coppia di gestori turchi: il settore gastronomia che offre i più tipici piatti della tradizione culinaria turanica a prezzi popolari - e ce credo, visto il quartiere. Si possono assaggiare specialità come borek, zuppa iskembe, lachmacun, kofte..io ho mangiato un piatto di zuppa di lenticchie fumante (2,50€), delizioso, con olio d'oliva ad arricchire la dolcezza delle lenticchie rosse usate.
Il banco espone anche una modesta carrellata di dolci turchi che, però - come nella maggior parte dei kebabbari - non mi ha colpito particolarmante.
Il kebab servito all'Istanbul Star ha porzioni generose rispetto alla media di Torino e viene confezionato "a cestino", come piace a me. Anche se il pane non è fatto espresso si mantiene su livelli discreti grazie alla bontà dell'impasto.
Sulla carne nulla da ridire ma la quantità, a mio avviso non è abbastanza; si ripara un po' grazie alla salsa di yoghurt con cetrioli e prezzemolo ed al ketchup piccante.
Della guarnizione ho apprezzato le cipolle rosse, ma l'insalata era a pezzi - come se freddy krueger l'avesse accarezzata e non tagliata a julienne e poi, per favore, se le patate non siete in grado di farle in modo decente, ma mollicce e unte, evitate, non è obbligatorio metterle!
Buon locale per la cucina, ma se cercate un eccellente kebab provate a suonare ad altre porte.

Igiene del locale: 3
Caratterizzazione del locale: 1
Nazionalità del personale: Turca
Pane preparato al momento: No
Qualità del pane: 2
Qualità della carne: 2
Qualità delle verdure per la guarnizione: 2
Salse: 1
Simpatia del personale: 2

Giudizio Finale: Mangiatoia (il kebab, la cucina meriterebbe in altra sede un voto più alto)

Istanbul Star
largo Giulio Cesare 98A
sempre aperto

venerdì 4 dicembre 2009

Istanbul Kebap

Il kebabbaro, nella cultura urbana, è oramai assurto al rango di punto di riferimento della via o del quartiere. Come l'edicola, come il pub di periferia, come il banchetto di stragnocche che regolarmente si piazza all'incrocio più vicino e cerca di venderti, a mesi alterni, l'abbonamento Sky o l'offerta Wind facendoti sussultare di rabbia per "ma come! le uniche fighe che mi rivolgono la parola è perchè vogliono vendermi qualcosa?"
La principale difficoltà che si incontra, infatti, a voler chiedere su un qualunque forum o social network consigli sul miglior kebab, è che ognuno parlerà bene del "suo" kebabbaro, quello sotto casa.
Come tutti, anche io avevo un take away di fiducia, al mio domicilio precedente, ed il trasloco ha comportato la perdita di tale riferimento.
Il mio nuovo arrotolatore abituale è, quindi, diventato il Istanbul Kebap di via Catania, rappresentante della crescente comunità turca di Torino.
Il locale, molto piccolo in quanto ricavato nel palazzo d'angolo tra via Reggio e via Catania, possiede anche un paio di tavolini ai quali accomodarsi, per consumare quanto si è ordinato.
C'è da dire che il kebab preparato qui è buono, distinguendosi soprattutto per le verdure fresche e sugose, che in questo caso sono: lattuga, cipolla, pomodoro e -particolarità tutta anatolica- verza in salamoia.
Parecchie cose però non mi piacciono affatto.
Il pane innanzitutto non è quasi mai fatto sul momento (ed il pranzo di oggi non ha fatto eccezione) ma conservato in una pila sul bancone. Ora, se si cuoce una piadina composta da acqua e farina, la si fa raffreddare e poi la si riscalda alle temperature di un forno da pizzeria, è ovvio che la sfoglia tenderà a seccarsi, sfaldarsi e rompersi una volta caricata di carne e verdure. Non è gastronomia, è fisica! E non c'è cosa che odi di più al mondo di non riuscire a mangiare il kebab camminando, perchè questo si rompe in più punti, rischiando di sbrodolarmi di salsa; mi indispone parecchio nei confronti di chi me l'ha cucinato.
In secondo luogo: le salse.
L'Istanbul offre solo due salse: maionese allo yoghurt e ketchup piccante. Quando si ordina il "completo", queste vengono messe entrambe, senza chiedere se si vuole il piccante. E non è un puntiglio mio. Il ketchup di questo kebabbaro è veramente piccante ma, essendo contenuto nella classica confezione non lo si può intuire. A me il piccante piace, ma se un ipotetico cliente cui non piace, viene servito a quel modo rischia che gli vada di traverso tutto.
Ncs, non ci siamo.

Igiene del locale: 3
Caratterizzazione del locale: 1
Nazionalità del personale: Turca
Pane preparato al momento: No
Qualità del pane: 1
Qualità della carne: 2
Qualità delle verdure per la guarnizione: 3
Salse: 1
Simpatia del personale: 2

Giudizio Finale: Mangiatoia (ad esclusione delle verdure)

Istanbul Kebap
via Catania 15
3342774395
11.00 - 23.00

giovedì 3 dicembre 2009

Kebab Amman

Conoscevo da tempo il Kebab Amman, essendo uno studente universitario, poichè situato in posizione strategica dietro Palazzo Nuovo. Ne conoscevo le varianti al tartufo e al pesto e, per diverso tempo ho apprezzato la varietà della sua gastronomia e la bontà del suo kebab.
Perchè sto parlando al passato? Perchè, evidentemente, nel lasso abbastanza lungo di tempo in cui non ho frequentato questo kebabbaro, qualcosa dev'essere cambiato.
Non si spiega se no, come in orario di pranzo di un giovedì il banco della gastronomia, una volta ben fornito, sia vuoto e nulla arrivi a riempirlo. Non si spiegherebbe altrimenti perchè il contenuto di carne sia precipitato vertiginosamente a metà di quello di una volta - sostituito invero da semplice insalata senza nemmeno la cipolla.
Il signor Khaled, che ha studiato Agraria qui a Torino, è sempre gentile ma anche lui oggi mi è parso sottotono ed a nessuno degli avventori ha offerto il tè come usava tanto, troppo, tempo fa.
La piadina, che ad essere sinceri non è mai stata da urlare al miracolo, era di consistenza un po' gommosa e non molto cotta. La scelta delle salse si è ridotta a ketchup, maionese e salsa di ceci.
Insomma, rimane una comoda alternativa se siete in zona Einaudi, Palazzo Nuovo ma, visto il crescere della concorrenza in via Po, non capisco il senso di questo "ammorbidimento" nella gestione dell'Amman. Mi dispiace.

Igiene del locale: 3
Caratterizzazione del locale: 2 (sembra un franchising della Cocacola)
Nazionalità del personale: Giordana
Pane preparato al momento: No
Qualità del pane: 2
Qualità della carne: 2
Qualità delle verdure per la guarnizione: 2
Salse: 1
Simpatia del personale: 2

Giudizio Finale: Discreto Vivandiere (al limite)

Kebab Amman
via sant'Ottavio 31A
0116508696
www.kebabamman.com
12.00 - 24.00

Horas Kebab

Esistono, in diversi momenti della vita, esperienze che col senno di poi puoi riconoscere come iniziatiche, Horas è una di queste ed è anche il motivo per cui comincio da qua la mia carrellata sui kebabbari.
2006, secondo anno a Torino. All'epoca frequentavo un movimento studentesco ed uno dei mentori del gruppo era abituale frequentatore di questo locale in via Berthollet. Una sera, dopo una riunione, ci portò a mangiare da Bibo, l'istrionico padrone dell'Horas, con la promessa di mangiare il miglior kebab del mondo....in effetti sì, è proprio vero! Da allora l'idea che il kebab potesse essere qualcosa di più di un riempipancia a basso costo si è radicata in me e non mi ha più abbandonato.
Per questa recensione mi ci sono recato ieri a pranzo: si viene sempre accolti da Bibo - ex cuoco egiziano della Juventus ma che è stato sponsor del Torino- con un "Ciao caro!" o "Ciao negro!" a seconda dell'ora, che nonostante il successo commerciale continua a stare dietro al banco a confezionare piadine. Oltre al classico tè alla menta, se sei un cliente fisso, e nel quartiere sono molti essendo l'Horas ritrovo oramai storico, spunta pure un dolcetto per ingannare l'attesa.
E' sempre aperto sette giorni su sette, notte e giorno frequentato praticamente da qualunque categoria di persone venga risucchiata dentro, passando davanti all'ingresso: impiegati in pausa pranzo, immigrati, studenti, punkabbestia appena usciti da un dancehall. D'estate ci si può anche sbragare nel dehor che si affaccia su Piazza Madama Cristina mentre Bibo urla: "Non fate casino negri!"
Ma parliamo di cibo: il panino è caldo, di una croccantezza rara...chiuso a cestino da un lato e non semplicemente saldato su entrambe le estremità. Come fosse una culla, al suo interno viene adagiato il ripieno di carne di vitello su un letto di insalata, cipolla piccante scottata e pomodorini. Questa volta mi son fatto condire il tutto con la salsa tahine (a base di sesamo). C'è poco da fare, la qualità del kebab di Horas è innegabile, probabilmente è ancora il migliore di Torino ed il suo successo economico (ed i numerosi gruppi su Facebook) lo dimostra.

Igiene del locale: 3
Caratterizzazione del locale: 2
Nazionalità del personale: Egiziana
Pane preparato al momento:
Qualità del pane: 3
Qualità della carne: 3
Qualità delle verdure per la guarnizione: 3
Salse: 2
Simpatia del personale: 3

Giudizio Finale: Signore del Kebab (anzi, IL signore)

Horas Kebab
via Berthollet 24B
3389504894
sempre aperto

Kebab che passione!!

K-e-b-a-b, cinque lettere per cinque ingredienti tra i più sani che la cucina del Mediterraneo abbia potuto partorire: piadina cotta al forno, carne di vitello e carne di pollame grigliate, verdura fresca e salse vegetali. Lo spirito del cibo da strada, popolare ed interclassista al tempo stesso, vibra forte nel ripieno di una sfoglia croccante.E' presente nell'attualità - e ne parleremo negli spazi che si apriranno di volta in volta - fino ad assurgere a simbolo dell'alterità nell'Europa multiculturale che ancora non si accetta come tale.Shawarma per gli arabi, kebab per turchi ed i persiani, kebbuono per me che ne sono un estimatore fanatico.Eppure, e devo dirlo a malincuore, anche nella mia Torino, non tutti i punti vendita di questo oggetto della perdizione garantiscono una qualità che soddisfi il mio bisogno di kebab. Da tale consapevolenzza nasce la mia idea insana, per molti inutile e per la mia ragazza potenzialmente letale: ogni giorno della settimana - quindi cinque su sette, perchè non essendo Dio, ho bisogno di più di un giorno per riprendermi - io proverò un kebab (nella versione piadina o arrotolato, cdsv) in un diverso kebabbaro della mia città e dintorni. I locali saranno scelti di volta in volta, a caso, senza altro ragionamento che la scelta di una fermata dei mezzi pubblici, dalla quale partire alla ricerca di un kebabbaro. La Missione Kebab durerà un anno, 52 settimane, che, tradotte in giorni feriali, significano 260 kebab.

Ogni kebabbaro verrà valutato con una metodologia sempre uguale, divisa per punti:

Una recensione del panino mangiato, e del locale in cui viene consumato.

Igiene del locale:

1 - locale lurido sotto tutti i punti di vista sia sui piani di lavoro sia nell'ambiente in genere

2 - piani di lavoro puliti ma ambiente sporco

3 - locale pulito

Caratterizzazione del locale:

1 - locale scialbo, senza decorazioni e/o atmosfera

2 - locale moderatamente allestito

3 - locale ben curato e con un atmosfera

Nazionalità del personale (perchè ho notato che ultimamente stanno spuntando locali italiani pseudo-fighetti che propongono kebab e specialità medio-orientali eccessivamente freddi e antipatici):

Italiano

Straniero (dove possibile capirlo anche la la nazionalità)

Pane preparato al momento:

1 - no

2 - si

Qualità del pane:

1 - piadina fredda o molliccia, non chiusa a dovere

2 - piadina tendente al gommoso ma confezionata a dovere

3 - piadina calda, fragrante e croccante, arrotolata come Allah comanda.

Qualità della carne:

1 - carne presa da uno spiedo non acceso, fredda o eccessivamente grassa oppure bruciata

2 - carne presa da uno spiedo acceso ma grassa, o bruciacchiata

3 - carne presa dallo spiedo in funzione, calda, magra e morbida al palato

Se il locale prepara da sè i suoi spiedoni, o si rifornisce da venditori particolari (consorzio della carne piemontese etc) il 3 potrà avere a fianco un asterisco *.

Qualità e varietà delle verdure per la guarnizione:

1 - verdure mosce e scarse

2 - verdure abbondanti ma "brutte" o viceversa

3 - verdure fresche ed abbondanti

Salse:

1 - poche scelte

2 - mediamente varie

3 - almeno tre o quattro diverse salse tipiche oltre a ketchup e maionese

Simpatia del personale:

1 - scazzato e che ti guarda male

2 - gentile ma nulla di che

3 - simpatico, che parla volentieri e ti offre il tè mentre aspetti.

La valutazione definitiva è così calcolata:

Signore del Kebab: 25-21 punti

Discreto Vivandiere: 20-16 punti

Mangiatoia: 15-11 punti

Ributtiamolo a mare! : >11 punti

Alla fine della recensione verranno inseriti i dati del kebabbaro in questione: indirizzo, recapito telefonico, eventuale sito web ed orari di apertura.

Che si inizino le danze!!!